Capracotta, piccolo comune della provincia di Isernia, si sta adoperando, non solo per tutelare l’incredibile patrimonio naturale del territorio, ma anche per valorizzarlo e” venderlo” attraverso un marchio certificato e riconoscibile. Il primo a sostenere tale impresa è stato il sindaco Candido Paglione, che sta vagliando tutte le strade possibili per sfruttare i punti di forza di questo suggestivo paese molisano, al fine di ottenere uno sviluppo sostenibile, ma in grado di garantire prosperità ad una zona interna, in passato spesso penalizzata.
Il comune di Capracotta, infatti, si trova ad altitudini elevate e lontano dal grande traffico veicolare, ma anche dalle fonti di inquinamento più comuni, come i nuclei industriali. Ciò ha permesso di preservare una certa salubrità ambientale, che potrebbe rappresentare un vero e proprio elemento di forza. L’idea del primo cittadino di tale realtà urbana e della giunta comunale, non a caso, è quella di certificare la qualità dell’aria, dell’acqua e dei pascoli.
Per riuscire in tale intento, il comune si è prefissato come obiettivo primario l’adozione di un sistema di gestione ambientale, realizzato in conformità con la UNI EN ISO 14001:2004, che deve monitorare tutti gli aspetti ambientali presenti sul territorio comunale, che interessano acqua, aria, suolo e sottosuolo. Inoltre, deve puntare ad un miglioramento della gestione dei rifiuti prodotti in tale zona molisana, limitando quelli non differenziati, nonché limitare il consumo di risorse, soprattutto quelle di tipo energetico. Infine, deve essere favorita la fruibilità ambientale del territorio.
Le premesse ci sono e fanno bene sperare, tuttavia è necessario passare dall’approssimazione delle attività ad una loro definizione tecnico-scientifica con dei dati, che possano supportare e testimoniare la salubrità di questo incredibile tratto di territorio molisano.
In tale ottica, domenica 19 agosto, in una location significativa, ovvero il Museo della Civiltà Contadina e degli Antichi Misteri, si è parlato di questa idea, che ha come obiettivo quella di coniugare ambiente, salute e prodotti del territorio. Durante il convegno è stato illustrato il protocollo d’intesa sottoscritto con il CNR di Napoli e con l’Università del Molise. Ad intervenire sono state personalità illustri, tra le quali si ricordano: il prof. Cosimo Carfagna, direttore d’istituto del CNR di Napoli, il docente ordinario Giampaolo Colavita, l’architetto, nonché direttore del Gal Alto Molise, Mario Di Lorenzo e l’imprenditore e rappresentate del comparto lattiero locale Luca Pallotta.
La prima cosa da fare è sicuramente una mappatura del territorio con una valutazione delle varie specie erbivore che esistono in questa zona e come queste influenzano la catena alimentare. I produttori attualmente si trovano di fronte un mercato estremamente competitivo. Da qui l’esigenza di far conoscere i prodotti caratteristici e peculiari di questo comune, e più in generale delle aree interne del Molise. Per arrivare ad una vera e propria valorizzazione è necessaria una sinergia tra i produttori, brandizzando il territorio, ovvero creando un marchio attorno a Capracotta, proprio per far vedere al mercato che qui vi sono delle caratteristiche che permettono di creare prodotti salubri, dei quali il consumatore non è a conoscenza.
Del resto, Paglione ha affermato che: “più volte abbiamo riflettuto sulla necessità di fare leva sui nostri punti di forza per il nostro futuro. E i passi che abbiamo compiuto vanno tutti in questa direzione, molte cose le abbiamo già messe in cantiere. Crediamo ora sia arrivato il momento di aggiungere un ulteriore tassello, per questo abbiamo organizzato questa iniziativa che vuole essere un momento di riflessione, ma anche il primo passaggio di una necessaria attività progettuale”.