Secondo gli ultimi dati pubblicati da Audiweb, il 79% degli utenti Internet si connette per effettuare acquisti di beni e servizi di consumo. Con questo obiettivo, l’utente medio spende più di due ore online al mese. Non c’è dubbio che il web è divenuto il punto di riferimento per lo shopping: nella rete ci si informa sui prodotti, si effettuano i confronti e si matura la decisione di acquisto. Con l’erosione del tempo disponibile per il window shopping e grazie alla comodità di avere la più vasta disponibilità di prodotti a portata di click, comodamente da casa e in qualsiasi ora del giorno (e della notte), è facile comprendere perché il trend sia in crescita. La maggiore alfabetizzazione digitale e la confidenza con i sistemi di pagamento online sono i volani di questo sempre più rilevante canale di compravendita.
Sulla scia di questo andamento, negli ultimi dieci anni sono proliferati i servizi di comparazione online di tariffe e di prodotti. Come funzionano e come guadagnano questi siti? Con l’aiuto di Compara Semplice, il noto portale per il risparmio, capiamo qual è il modello di business dei comparatori online di tariffe.
Il perché del successo dei comparatori online di tariffe
Al pari dei prodotti tecnologici o del settore fashion, il servizio di fornitura per le utenze luce, gas, telefono o i servizi assicurativi, possono essere acquistati online. I comparatori offrono una panoramica più o meno vasta (a seconda della qualità del sito) delle tariffe proposte dai vari fornitori o i preventivi delle diverse compagni assicurative.
Lato utente, la convenienza dell’utilizzo di un comparatore online è nel risparmio di tempo e nella possibilità di scegliere a colpo d’occhio l’offerta economicamente più conveniente. Ovviamente, le tariffe presentate sono, nella gran parte dei casi, le stesse offerte per il canale online dagli stessi fornitori, senza far pesare il margine di guadagno del comparatore sul cliente finale.
Allora, come guadagnano i comparatori online?
Come guadagnano i comparatori
Come si è detto, le offerte presentate alla comparazione su questi siti non differiscono nel prezzo da quelle presenti sui siti dei singoli fornitori. Una condizione fondamentale affinché l’utente scelga il servizio, piuttosto che dirigersi direttamente sul sito del venditore diretto (nel caso delle tariffe luce e gas, ad esempio, i siti di Enel, Eni, Edison, Iren o Illumia).
Solitamente, una volta scelta la tariffa più conveniente per le proprie esigenze, l’utente di un comparatore può proseguire con l’attivazione della fornitura attraverso una delle due strade disponibili: la sottoscrizione online sul sito del fornitore, la consulenza telefonica e la sottoscrizione attraverso ordine verbale o compilazione online assistita.
Se i prezzi comparati non sono maggiorati del guadagno del comparatore, dov’è il margine delle società di comparazione?
L’entrata deriva dai contratti chiusi dal cliente finale passando attraverso il sito di comparazione: gli accordi tra venditore e comparatore definiscono i corrispettivi per i singoli contratti procacciati o per il raggiungimento di volumi di affari prestabiliti.
Cosa impedisce all’utente di utilizzare il servizio di comparazione e, successivamente, di recarsi autonomamente sul sito del fornitore e attivare la fornitura in proprio? Nulla, se non una valutazione di praticità: i prezzi sono gli stessi e, nel momento della comparazione, ci si trova a pochi passi dall’attivare l’offerta desiderata e alle condizioni valutate. Inoltre, i migliori fornitori mettono a disposizione (gratuitamente) un servizio di assistenza nell’attivazione e di consulenza (chat o telefonica) per il confronto delle offerte particolarmente utile nella gestione dei casi più complessi.