Chi sceglie di investire deve essere consapevole del fatto che si tratta sempre di azioni rischiose in quanto non esistono investimenti che possono essere definiti a tutti gli effetti sicuri. Neanche rivolgendosi a dei consulenti finanziari e affidando le proprie finanze a esperti del settore si può avere la certezza di ottenere profitto dagli investimenti effettuati e di annullare le perdite.
Queste ultime vengono generalmente tenute sotto controllo applicando specifiche strategie e ricorrendo, in particolare, alla diversificazione del portafoglio, ossia all’allocazione dei fondi tra diverse tipologie di asset e mercati. In questo ambito, giocano un ruolo importante i cosiddetti investimenti alternativi, i quali possono comprendere, tra le altre cose, la compravendita di criptovalute, l’acquisto di immobili e materie prime, e il private equity.
I principali investimenti alternativi
Ogni tipologia di investimento alternativo possiede caratteristiche proprie e, proprio come gli investimenti tradizionali in azioni e obbligazioni societarie, non è priva di rischi; per questo motivo, è importante non farsi prendere dall’entusiasmo del momento ed evitare colpi di testa. Prima di acquistare, è sempre preferibile sentire il parere di un esperto, il quale potrà ad esempio consigliare quanti soldi investire in criptovalute oppure su quale materia prima puntare.
Ma quali sono le caratteristiche di base di questi particolari investimenti? Vediamone alcuni.
Le criptovalute
Le criptovalute sono valute digitali che sfruttano tecniche di crittografia per regolare la generazione delle singole unità e verificare i trasferimenti in modo affidabile. La più nota è il Bitcoin, ma ne esistono anche altre, come Ether, Ripple e Litecoin.
Data l’elevata volatilità e la mancanza di una vera e propria regolamentazione interna, presentano un livello di rischio molto elevato, al quale si associa in modo direttamente proporzionale un potenziale, dunque mai certo, elevato rendimento.
Gli immobili
Un altro investimento alternativo è quello che riguarda la compravendita di immobili, ma anche l’acquisto di un immobile da mettere a reddito attraverso l’affitto dei locali.
L’acquisto richiede una grande disponibilità di capitale, il quale può essere ottenuto anche attraverso la richiesta di un prestito. Sebbene permetta di ottenere una rendita, le fluttuazioni del mercato possono modificare in positivo o in negativo il valore dell’immobile, non offrendo alcuna garanzia sulla buona riuscita dell’investimento a lungo termine.
Anche in questo caso è dunque fondamentale sentire il parere di un esperto.
Materie prime
Le materie prime come l’oro, il petrolio o i prodotti agricoli offrono agli investitori ulteriori possibilità di diversificare il portafoglio in modo alternativo.
I prezzi delle materie prime sono influenzati dalle condizioni di domanda e offerta e tendono a essere molto volatili sul medio e lungo periodo.
Questo tipo di investimento richiede innanzitutto la comprensione dei mercati sottostanti e, in secondo luogo, lo svolgimento di ricerche dettagliate su ciascuna materia prima in cui si intende investire.
Private equity
Infine, il private equity consiste nell’investire in società non quotate in borsa che dispongano di un elevato potenziale di crescita sul medio o lungo periodo. Questa forma di investimento comporta un livello di rischio molto alto e offre, come diretta conseguenza, un potenziale rendimento elevato.
Conclusioni
Gli investimenti alternativi possono essere utilizzati per diversificare il proprio portafoglio e ridurre i rischi correlati agli investimenti tradizionali, ma comportano a loro volta ulteriori rischi, i quali devono essere valutati con attenzione prima di lanciarsi in una nuova impresa.
È importante rivolgersi a un professionista serio e preparato prima di prendere qualsiasi decisione sull’investimento in attività alternative, così come in quelle tradizionali. Con la giusta guida è possibile ridurre i rischi o quantomeno adattarli alle proprie possibilità economiche.
