Prove d’ingresso di matematica: cosa chiedere agli alunni di terza elementare

Se stai pensando di proporre ai tuoi alunni di terza elementare delle prove di ingresso di matematica, è una buona idea e qui di seguito proveremo a capire meglio perché e – cosa che potresti trovare ancora più utile – su che tipo di esercizi concentrarti.

Come sono fatte e a che servono delle prove di ingresso di matematica per la terza elementare

Simili alle normali verifiche che si sottopongono in classe durante l’anno per testare quanto un determinato argomento sia stato assimilato dagli studenti, le prove di ingresso di matematica contengono esercizi che gli alunni devono svolgere in classe in un certo intervallo di tempo. Diversamente da compiti e verifiche non sono basate sul programma appena affrontato, però, ma su quello dell’anno precedente. A te, come insegnante, servono dunque per verificare se e quanto gli alunni ricordano delle lezioni di matematica dello scorso anno e se ci sono lacune diffuse in tutto il gruppo classe o argomenti che meritano un ripasso collettivo, specie tra quelli preliminari al programma da trattare in terza. Potrebbe essere, ancora, il primo anno che ti ritrovi come insegnante in una determinata classe: se non sai che parte del programma è stata effettivamente svolta dall’insegnante che ti ha preceduto, svolgere delle prove d’ingresso in classe terza di matematica ti aiuta a farti meglio un’idea del livello di preparazione della classe nel suo complesso e dei singoli alunni. Per quanto non prevedano voti, del resto, ai test di verifica può essere data una valutazione utile a suggerire su quali argomenti il singolo studente è più ferrato e quali invece dovrebbe ripassare o approfondire.

Prove d’ingresso di matematica in terza elementare: che esercizi proporre

Quanto a cosa mettere nelle prove di ingresso di matematica di terza elementare, la risposta a questo punto è semplice: il programma di seconda elementare o, almeno, i suoi argomenti chiave. Le quattro operazioni fondamentali avranno la precedenza e, cioè, dovrai usare i test d’ingresso per verificare che i tuoi alunni sappiano svolgere correttamente addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni con uno o più termini o applicando quando possibile le più semplici proprietà aritmetiche come la proprietà commutativa. Piccoli problemi o semplici quesiti da svolgere a mente, inseriti nelle prove di ingresso, ti aiuteranno a verificare che i tuoi alunni ricordino le tabelline (tutte, anche quelle meno semplici: insisti, perciò, su quelle del 6 e del 7 che i bambini tendono a memorizzare con più difficoltà). Puoi inserire nelle prove d’ingresso di matematica di terza elementare anche semplici esercizi di logica, coi reticoli o sugli insiemi chiedendo per esempio di collocare nella giusta posizione tutte le cose verdi e la verdura. Considerato che il programma di matematica di seconda elementare prevede lo studio di punti, semirette, segmenti e loro proprietà, nelle prove di ingresso da svolgere a settembre in terza elementare puoi includere anche semplici esercizi di geometria che richiedano, per esempio, di tracciare tutti i segmenti che passano tra due punti dati e di individuare le intersezioni tra gli ultimi. Verifica anche capacità interdisciplinari dei tuoi alunni come quella di leggere correttamente l’ora sull’orologio a partire dalla posizione delle lancette.

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