Il Molise è ripiombato nel terrore a seguito della scossa di magnitudo 5.1, che giovedì è stata avvertita a Montecilfone, ma anche nei centri limitrofi, echehaportato gli abitanti ad abbandonare le proprie abitazioni, e a dormire presso luoghi di fortuna o nei centri allestiti dai comuni e dalla Protezione civile regionale.
Lo scorso 14 agosto si era già verificato un evento sismico, ma questa volta l’intensità è stata maggiore, tant’è che il momento tellurico è stato percepito in tutta la regione ed anche in Abruzzo, Lazio, Puglia e Campania. Per motivi di sicurezza e al fine di consentire il controllo dello stato delle rete viaria, a seguito del tavolo convocato dal prefetto di Campobasso, è stato chiuso il viadotto in corrispondenza della diga del Liscione. Il traffico, dunque, è stato deviato sulla statale 87 “Sannitica”.
Tempestive sono state anche le verifiche attuate dall’equipe dell’Ansa e di Molise Acque, con l’aiuto dei vigili del fuoco. Il governatore Toma e l’assessore Cavaliere hanno coordinato la Protezione civile nell’opera di distribuzione delle brandine e delle tende. I cittadini dei comuni colpiti, nonostante siano provati e spaventati, hanno deciso di fare fronte comune per esorcizzare la paura.
Dall’inizio degli eventi sismici, i vigili del fuoco hanno effettuato un numero incredibile di interventi e di verifiche nei paesi per rimuovere parti pericolanti e per il recupero di beni. Fondamentale anche l’intervento della Polizia di Stato, che assieme al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza di Campobasso ed al personale di rinforzo messo a disposizione dalla Pubblica Sicurezza, hanno predisposto turni di vigilanza nei comuni colpiti, al fine di impedire lo sciacallaggio ed altre forme di reato contro il patrimonio e le persone nelle abitazioni abbandonate, nonché per consentire lo svolgimento regolare delle attività tecniche e di soccorso.
Verifiche precauzionali presso le scuole
A seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito negli ultimi giorni il Molise, si è sentita la necessità di controllare, come è doveroso in questi casi, gli edifici pubblici, ed in particolar modo le scuole. Il sindaco, nonché presidente della Provincia, Antonio Battista, ha comunicato di aver stabilito una serie di verifiche nelle strutture scolastiche colpite dal sisma. Di fatto, gli istituti superiori rimarranno inaccessibili fino a quando i tecnici non avranno portato a termine i controlli, in seguito, dopo aver fatto fronte all’emergenza in Basso Molise, sarà la volta di Campobasso.
Battista, infatti, proprio questo lunedì mattina sarà impegnato in una riunione a Palazzo San Giorgio, nella quale si farà, non solo il punto della situazione, ma verrà stabilito anche come procedere con le verifiche nelle scuole comunali, ovvero asili nodo, elementari e medie, ma anche in quelle superiori dell’abitato.
Il primo cittadino ha tenuto, tuttavia, ha precisare che: «A Campobasso la scossa è stata avvertita in maniera molto lieve e non sono stati riscontrati danni o criticità. Ma in via precauzionale faremo comunque dei controlli nelle scuole, soffermandoci in particolar modo sulla tenuta dei solai, così da garantire un rientro sereno il 13 settembre».