Assunzioni al Comune di Venafro: in attesa dell’ok del Ministero dell’Interno

Venafro – Finalmente l’assessora al Personale di Palazzo Cimorelli, Angelamaria Tommassone, ha confermato che il 2019 sarà l’anno dei concorsi, che porteranno a nuove assunzioni comunali. “Stiamo lavorando per accorciare al massimo i tempi tecnici, come struttura siamo pronti per aprire la partita dei concorsi pubblici per il Comune di Venafro, aspettiamo solo l’ok del Ministero dell’Interno che dovrebbe giungere a stretto giro di posta. Già sappiamo che da Roma c’è l’assenso al nostro piano delle assunzioni che scaturisce dalla programmazione del fabbisogno reale per la pianta organica. Ora, come tutti sanno, siamo sotto organico, ma già dal prossimo anno potremmo avere le prime assunzioni”.

Le parole dell’assessora fanno ben sperare, soprattutto perché supportate dal sindaco di Venafro, Alfredo Ricci. Del resto, la carenza di personale presso gli uffici del Municipio è nota ormai da tempo ed è tornata alla ribalta, soprattutto per l’insufficienza numerica di dirigenti, ma anche di unità operative relative al settore dell’urbanistica, che ha rischiato di mettere più volte a repentaglio il funzionamento del comparto.

Mancata reintegrazione dei pensionamenti

Bisogna dire che la pianta organica del Comune di Venafro, ormai da decenni, soffre la mancata reintegrazione dei pensionamenti. Tuttavia, coloro che operano a Palazzo Cimorelli hanno sempre assicurano l’efficienza degli uffici sia per quanto riguarda il lavoro ordinario che quello straordinario.

C’è da dire che su tale aspetto non tutti si trovano d’accordo e da diverso tempo reclamano l’assunzione di nuovo personale, così da favorire l’espletamento delle pratiche e dei servizi propri del Municipio, in tempi ragionevoli. Il sindaco e la sua Amministrazione si sono dimostrati favorevoli a sostenere questo tipo di necessità e hanno cercato di favorire le assunzioni a tempo indeterminato o parziale in ambito comunale.

Del resto, anche la giunta comunale sotto l’ex sindaco Antonio Sorbo, ha certificato “che nessuna situazione di esubero o soprannumerario al Comune di Venafro per quanto riguarda il capitolo dipendenti». In più, la giunta ha approvato la necessità dell’ente, rilevando che “non sussiste situazione di soprannumero rispetto al limite massimo stabilito dal Ministero dell’Interno per il triennio 2017-2019“.

Va, inoltre, specificato che, in base al rapporto medio dipendenti/popolazione, relativo al triennio di riferimento (2017-2019), secondo il decreto dell’Interno “per un Comune di popolazione uguale a quella di Venafro (11.209 al 31 dicembre 2017) sarebbe consentita la presenza in servizio di numero 70,94 (arrotondato a 71) dipendenti“, il che vuol dire che c’è un bel margine di intervento, visto che attualmente al Comune di Venafro il personale in servizio è di appena 48 unità.

Dunque, mancano all’appello ben 23 dipendenti, che devono essere introdotti, per garantire migliori servizi ai cittadini.

La Polizia municipale è la più penalizzata

La situazione più critica la si riscontra nell’ambito della Polizia municipale, a seguito della “cessione” di due vigili all’Ufficio del Giudice di Pace di Venafro. Allo stato attuale, infatti, gli effettivi presso il comando dei vigili urbani sono solo 5, i quali sono costretti ad effettuare turni massacranti, al fine di assicurare tutti i servizi previsti dalla legge.

Non è difficile, quindi, comprendere, perché le prime assunzioni riguarderanno proprio la Polizia municipale. Dunque, tutto è pronto, manca solo l’ok definitivo del Ministero dell’Interno, che, tuttavia, non dovrebbe tardare troppo ad arrivare.

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