Come dimenticare Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto, la cui vita è stata stravolta bruscamente il 3 febbraio scorso, a causa di un colpo di pistola, che lo ha raggiunto mentre si trovava con la fidanzata davanti ad un tabacchino situato in piazza Eschilo, ad Axa-Casal Palocco? Le conseguenze di quell’atto vile ed ignobile sono state devastanti, giacché la lesione midollare riportata ha causato una paralisi degli arti inferiori.
Tuttavia, Manuel ha deciso di non abbandonarsi allo sconforto e di farsi forza, come solo un vero campione sa fare. Infatti, la sua grande forza di volontà ed il suo animo da combattente sono ancora oggi fonte di ispirazione per le nuove generazioni di sportivi, tra le quali emerge Francesco Marra, piccola promessa del nuoto di Vinchiaturo.
Un piccolo grande campione
Francesco ha solo 9 anni, ma è già un campione e gareggia da circa un anno a livello agonistico. Si allena con la società sportiva Hidro Sport, che definisce “una seconda famiglia”, poiché “sempre attenta non solo ai risultati, ma alla vita e all’educazione dei propri atleti”.
A pochi giorni di distanza dalla sparatoria ed a pochi giorni da un’importante e decisiva gara, Francesco ha chiesto alla madre di accompagnarlo in ospedale a trovare Manuel. La donna, Filomena Pagliuca, senza commentare, ha deciso di portarlo a Roma.
L’incontro con Manuel
Un dei momenti più intensi è stato quello che ha segnato l’incontro con la mamma di Manuel, Rossella. Tra le due donne è nata subito una forte intesa e Filomena ha tenuto a spiegare che: “La madre di Manuel è una donna straordinaria, con noi è stata davvero gentile e ci ha accolto con grande disponibilità. Ha poi pregato la dottoressa del reparto di far entrare Francesco e siamo riusciti a salutarlo dal corridoio. Lui era nel letto, si è voltato, ci ha salutato e ha ringraziato Francesco per essere venuto. Dopo quell’incontro mio figlio era visibilmente commosso e mi ha ringraziato per aver esaudito il suo desiderio“.
Le due donne, accomunate dall’amore per i figli e dalla passione per il nuoto, sono rimaste in contatto anche nei giorni successivi, creando un rapporto di amicizia e di forte sostegno reciproco. Infatti, ha tenuto a precisare Filomena Pagliuca: “Non manca mai un in bocca al lupo da parte sua a Francesco prima di ogni gara, così come non manca una sua telefonata o un suo messaggio per sapere com’è andata. È una donna unica”.
La riabilitazione in acqua
Al San Camillo è giunto anche il presidente della Fin (Federazione italiana nuoto), Paolo Barelli, che ha promesso a Manuel un regalo visto quello che ha dovuto affrontare ed alla tenacia dimostrata. Infatti, il giovane a soli 32 giorni di distanza dalla sparatoria è tornato nel suo elemento, l’acqua, questa volta, però, non per nuotare, ma per iniziare il duro percorso di riabilitazione nella piscina dell’istituto Santa Lucia, dove è stato trasferito il 18 febbraio scorso.
Manuel ha voluto celebrare l’evento postando un video sui social, accompagnato da un emozionante commento: “Ciao ragazzi, finalmente sono tornato in vasca oggi, un’emozione bellissima! Da oggi inizia la mia riabilitazione qui in acqua. Un saluto a tutti e ci vediamo presto“.
Anche in questa importante occasione, Francesco, il piccolo campione molisano, ha deciso di far sentire il suo sostegno a Manuel. “Siamo andati a trovarlo nel giorno stesso in cui iniziava la riabilitazione – ha spiegato la mamma – lo aspettavamo in sala d’attesa. Quando si sono aperte le porte dell’ascensore Francesco gli è corso incontro e si sono abbracciati. Gli ha chiesto poi qualche consiglio, sul nuoto e non solo. “Parte tutto dalla testa – gli ha detto – se non hai limiti nella tua testa allora puoi fare davvero tutto ciò che vuoi. Nel nuoto, come nella vita ci vuole solo grande pazienza”.
Ed effettivamente è proprio così, visto che Manuel in una sola settimana è riuscito a fare il lavoro che, normalmente, le persone nelle sue stesse condizioni fanno in un mese.
I due piccoli campioni hanno voluto fare un selfie e lo hanno inviato al campione del mondo Gabriele Detti.