Qualche giorno fa il procuratore Nicola D’Angelo ha fatto sapere che il consumo di droga tra i giovani in Molise ha raggiunto livelli a dir poco allarmanti, e di gran lunga superiori rispetto a quelli riscontrati nelle altre regioni italiane.
Si tratta di una vera e propria “guerra”, ha tenuto a precisare il capo della Procura, che deve essere contrastata con ogni mezzo possibile e avvalendosi dell’aiuto di tutti. Per tale ragione, nell’ultima riunione interforze del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, Campobasso è stata sottoposta ad un’attenta analisi e si è ritenuto necessario dover approntare una vigilanza più mirata ed efficace, partendo proprio dalle scuole, che sono state riaperte il 13 settembre.
Nello specifico, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha dato il via a “Scuole Sicure”, un progetto di rilevanza nazionale, che ha lo scopo di prevenire, ma soprattutto di combattere, lo spaccio di stupefacenti in corrispondenza delle strutture scolastiche.
Tale fatto non può che far riflettere, ancora una volta, sui pericoli a cui è sottoposta costantemente la gioventù odierna. Pensare, infatti, che la diffusione di droghe e stupefacenti possa verificarsi in corrispondenza di licei, centri professionali ed università, ovvero in luoghi in cui si viene educati alla vita e non solo allo studio, non può che far rabbrividire.
Dunque, non stupisce che il questore di Campobasso, Mario Caggegi, abbia predisposto, proprio per il primo giorno di scuola, servizi di repressione e di prevenzione in prossimità dei centri scolastici, in particolar modo negli orari di ingresso e di uscita degli studenti. Tuttavia, l’azione di controllo è stata allargata anche alla zona della stazione ferroviaria e del terminal degli autobus, ovvero in corrispondenza di luoghi in cui transitano quotidianamente numerosi studenti, per tanto da considerare possibili punti strategici di spaccio.
Per rendere il quanto più possibile efficaci gli interventi di monitoraggio, è stata prevista la collaborazione di diversi reparti delle forze dell’ordine, ossia della Squadra Mobile, della Polizia Ferroviaria e della Squadra Volanti, supportate da un’unità cinofila della Polizia di Stato, creata appositamente per questa operazione.
Gli agenti che sono intervenuti hanno passato al scandagliato numerosi punti ritenuti sensibili della città, ovvero le scuole, la stazione, il terminal degli autobus ed i centri di accoglienza. Ciò ha portato all’identificazione di 65 ragazzi. Inoltre, sono stati controllati 24 mezzi e sono state attuate 4 perquisizioni.
Tuttavia, non sono mancati anche gli arresti: gli agenti della Mobile, infatti, hanno fermato un cittadino del Gambia, richiedente asilo, che era in possesso di 157 grammi di marijuana, parte della quale già pronta per essere spacciata. Inoltre, la Polfer ha individuato presso la stazione dei treni, e segnalato alla locale Prefettura, un 30enne pakistano, anch’esso richiedente asilo, in possesso di 1,25 grammi di marijuana. In questo caso, la quantità non ha fatto pensare ad uno spacciatore, bensì ad un consumatore di stupefacenti.
Per contrastare il più possibile la diffusione del consumo di droga tra i giovani, l’attività di prevenzione, nonché di contrasto allo spaccio di stupefacenti, verrà portata avanti per l’itero anno scolastico.