Sequestra la compagna e la sottopone a violenza: pastore di Sepino ricercato dai Carabinieri

Nell’hinterland matesino si è verificato un altro spregevole caso di violenza tra le mura domestiche. Durante l’intervento dei Carabinieri, il 49enne responsabile dell’aggressione, teneva ancora in ostaggio la convivente.

La vittima: una vedova di 60 anni

Ancora un episodio di violenza domestica ed ancora una vittima femminile, che deve fare i conti con ferite fisiche e psicologiche piuttosto gravi. Si tratta questa volta di una vedova 60enne originaria di Sepino, che per diversi anni ha vissuto in Toscana. Il suo aguzzino, invece, è un pastore di 49 anni, residente in contrada da Altilia.

L’uomo, che ha sempre vissuto con la madre, ormai anziana, ed il fratello più piccolo, ha sottomesso per diverso tempo la convivente, usandole spesso violenza.

A lanciare l’allarme la figlia della vittima

A dimostrarsi preoccupata per le sorti della donna, che da diversi giorni non dava più notizie di sé, la figlia, che attualmente vive a Firenze, la quale si è decisa a rivolgersi ai Carabinieri di Sepino. I militari, una volta lanciato l’allarme, supportati da una Radiomobile della Compagnia di Bojano, sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, il quale li avrebbe ricevuti minacciandoli con un bastone.

Di fatto, l’aguzzino teneva in ostaggio la convivente. Per tanto le forze dell’ordine, per non far degenerare la già complessa situazione, lo hanno fatto dapprima calmare e poi lo hanno fatto ragionare. Sono, quindi, riusciti a liberare la donna ed a disarmarlo.

La fuga dell’aguzzino

Il carnefice, sembrava essersi tranquillizzato, quando improvvisamente si è dato alla fuga, imboccando la zona boschiva posta nelle vicinanze dell’abitazione, riuscendo a far perdere le sue tracce. I Carabinieri rimasti in casa hanno provveduto a sequestrare il bastone, un soffietto di alluminio, con cui l’uomo aveva percosso più volte la donna, ed un fucile, con il quale l’aguzzino aveva minacciato di morte la compagna.

La vittima, una volta portata in caserma ha deciso di sporgere denuncia e di raccontare il calvario infertole dal convivente, che prevedeva percosse, lesioni ed insulti. Successivamente, la donna è stata affidata alle cure della guardia medica, che le ha dato 30 giorni di prognosi. Inoltre, per questioni di sicurezza è stata fatta rientrare in Toscana, dove viveva precedentemente, in modo da non essere ulteriormente importunata dal compagno. Probabilmente, la donna difficilmente farà ritorno a Sepino, dove possiede una casa ereditata dai genitori.

Non ancora rintracciato il responsabile delle violenze

Il 49enne è ancora a piede libero e nei sui confronti pende una denuncia. Di fatto, una volta arrestato dovrà rispondere a diversi capi di accusa: maltrattamenti in famiglia, violenze, minacce a mano armata e resistenza a pubblico ufficiale.

In paese l’uomo è molto conosciuto e ciò a generato un certo scalpore quando la notizia si è diffusa. Di fatto, ha detta di tutti ha sempre condotto una vita piuttosto appartata, e questo a causa della sua attività di pastore, che lo portava spesso a stare per diverso tempo in alpeggio.

I familiari del pastore negano le violenze

La famiglia del 49enne ha preso le sue difese, affermando che tra i due c’erano dei battibecchi, ma hanno negato a gran voce le violenze. Tuttavia, per fare chiarezza sull’accaduto sono in corso ulteriori indagini da parte dei Carabinieri della zona.

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