Domenica scorsa, intorno alla mezzanotte, alcuni malviventi sono entrati in azione nel locale Gold Bet, quando ormai non c’era più nessuno, se non uno dei proprietari che stava controllando l’incasso della giornata, prima di effettuare la chiusura.
Incerta l’identità dei rapinatori
Non si conosce il numero esatto dei rapinatori. Si parla di almeno 3 persone, ma il numero potrebbe essere superiore. Impossibili da riconoscere, dato che avevano il volto coperto da un passamontagna. La vittima ha parlato di un accento pugliese, ma non è da escludere che fossero stranieri. Uno di loro aveva in mano una pistola, anche se non si sa con certezza se fosse un giocattolo oppure una vera arma da fuoco.
La vicenda
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, i malviventi, entrati nell’agenzia di scommesse sportive e sala slot Gold Bet di via dei Palissandri a Termoli, si sarebbero diretti verso il cassiere di 54 anni e lo avrebbero minacciato con una pistola, per farsi consegnare l’intero ammontare dell’incasso del weekend. Il proprietario non avrebbe opposto resistenza, ciononostante è stato colpito alla testa.
Da una prima stima sembra che i rapinatori si siano appropriati di 15mila euro in contanti, una cifra piuttosto considerevole, e che corrisponde a tutto ciò che è stato raccolto durante il fine settimana. Una volta recuperato il denaro, i malviventi, stando al racconto del 54enne, sarebbero fuggiti nella notte, senza lasciare tracce.
L’intervento della Polizia
Poco dopo l’allontanamento dei malviventi è stata allertata la polizia, che è giunta sul posto con 2 volanti, dalle quali sono scesi 4 agenti. Con loro anche l’ambulanza della Misericordia e gli operatori del 118, che hanno provveduto immediatamente a medicare il proprietario del locale, che era ancora presso la cassa e che non ha voluto, nonostante i numerosi solleciti, recarsi al pronto soccorso per i dovuti accertamenti.
La polizia, dopo aver reperito i primi elementi utili, ha avviato le indagini, ma non è riuscita, per il momento, a rintracciare i malviventi, in quanto le videocamere interne della videosorveglianza erano coperte. Infatti, qualche giorni prima, il locale aveva ricevuto un controllo da parte dell’Ispettorato del Lavoro e gli impiegati avrebbero riferito ai gestori di non poter utilizzare le telecamere posizionate, per rispettare la privacy del personale.
Il gestore, quindi, per paura di incorrere in una sanzione di 5mila euro, avrebbe deciso di coprire i dispositivi, proprio nel momento in cui sarebbero serviti maggiormente. Tuttavia, bisogna dire che il sistema di videosorveglianza non era posizionato solo sul muro che si affaccia sulle casse, ma anche in altri ambienti lontani dai dipendenti.
A rendere il tutto più difficile è il fatto che via dei Palissandri si trova nella periferia sud di Termoli, vicino al crocevia che conduce alla statale 16 Adriatica, che permette di raggiungere la Puglia, ed alla statale 87, che consente di mettersi in viaggio verso Campobasso, e posto nelle vicinanze del casello autostradale dell’A14. Di fatto, quindi, i rapinatori possono aver imboccato qualunque direzione, non fornendo ai poliziotti alcune elemento utile per l’indagine.