Termoli – Il bilancio della stagione balneare 2018 risulta poco positivo. Tanti sono stati i fattori che hanno portato al suo fallimento, tra i quali spicca il terremoto ed il maltempo.
Un inizio in sordina e una conclusione pessima
Con la chiusura del tratto di mare posto nei pressi di Rio Vivo, che è avvenuta lo scorso 31 agosto, a seguito dei controlli effettuati dall’Arpa Molise, ovvero l’agenzia che si occupa di monitorare le acque regionali, si è toccato il culmine di una stagione balneare da dimenticare. Del resto, la situazione non è certamente delle migliori, infatti, se si pensa proprio a questa porzione di litorale, bisogna tenere in considerazione anche le continue segnalazioni effettuate dai turisti in merito al degrado, alla presenza di odori sgradevoli e di serpenti sull’arenile.
Non è un caso, quindi, che dopo 15 anni non sia stato confermato il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, che viene conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) alle località costiere europee lodevoli, ovvero che presentano elevati parametri delle acque di balneazione e dei servizi offerti, come la pulizia delle spiagge e la raccolta differenziata dei rifiuti, che nell’ultimo anno a Termoli ha toccato valori estremamente bassi. La speranza di riconquistare l’ambito vessillo l’anno prossimo e quelli avvenire è davvero bassa , se non nulla, a meno che le cose non cambino drasticamente.
Tuttavia, oltre all’incuria umana, che ha causato non pochi danni, anche la natura ha provveduto a rendere il tutto più difficile. I mesi di giugno e di luglio hanno portato giornate incerte, e la settimana di Ferragosto è stata caratterizzata dal maltempo. Come se non bastasse, inoltre, i vacanzieri hanno dovuto fare i conti con il terremoto, che non ha causato vittime, ma danni a i fabbricati ed un’estrema paura, soprattutto tra i villeggianti. Domenico Venditti, il segretario regionale del Sindacato italiano balneatori (Sib), infatti, ha affermato: “La stagione balneare 2018 è iniziata in sordina a giugno ed è finita peggio: tra il terremoto che ha fatto scappare i turisti ed il maltempo che ha imperversato durante il Ferragosto”.
L’uomo ha avuto parole negative anche per il Capo della Protezione civile Borrelli, che non ha escluso nuove possibili scosse, anche di forte intensità, il che ha portato molti turisti a disdire ed altri a partire in tutta fretta e furia. Infatti, circa di 60% dei vacanzieri sono ripartiti tra il 16 ed il 17 agosto, vale a dire immediatamente dopo la scossa di magnitudo 5.1, che ha colpito il Basso Molise e che ha avuto come epicentro Montecilfone.
Si tratta di un bilancio drammatico, che non fa ben sperare per il futuro e che ha colpito profondamente l’economia della regione, che basa la maggior parte dei propri introiti proprio sul turismo balneare. La speranza è che il prossimo anno, l’amministrazione e la natura siano più propizie, al fine di riportare i vacanzieri in questo meraviglioso angolo del territorio molisano.